In questi giorni Microsoft ha annunciato la General Availabity di Exchange Server Subscription Edition, la nuova generazione On-Premises di Exchange.
Si tratta di un passaggio tecnico, ma anche strategico, importante per chi gestisce ambienti Exchange locali: il modello cambia radicalmente sia in termini di licensing, sia di ciclo di vita e manutenzione.
Con Exchange Server SE avremo una versione di Exchange Server On-Premises basata su un modello di sottoscrizione anziché sulle classiche licenze perpetue:
- Non si acquisteranno più licenze una tantum.
- La Subscription darà diritto all’uso del software e agli aggiornamenti.
Questa mossa allinea Exchange Server al percorso già intrapreso con SharePoint Server Subscription Edition e segna la fine del modello di versioni monolitiche “numerate” (2013, 2016, 2019).
Ma vediamo il perché di questa scelta.
Il team di Exchange spiega chiaramente il razionale tecnico e commerciale dietro la mossa:
- I rilasci di nuove major version on-prem erano lenti e costosi da mantenere.
- Il ciclo di vita rigido (con supporto mainstream e extended) obbligava ad upgrade complessi.
- Un modello di release continua (Subscription) permette di fornire feature, sicurezza e fix in modo più agile, senza migrazioni tra versioni.
- Allinea il mondo on-prem al ritmo di aggiornamento continuo già tipico di Exchange Online.
In breve, viene eliminato il concetto di “versione” come release statica e introduce un ramo aggiornato continuamente.
Ma, oltre a tutto questo, la fine del supporto per Exchange 2016 e 2019 è prevista per ottobre 2025, quindi la SE sarà l’unica versione locale supportata.
È, chiaramente, necessaria una Subscription License attiva per essere utilizzato in produzione. Questa è acquistabile solo attraverso canali enterprise come Enterprise Agreement (EA), Enterprise Subscription Agreement (EAS) o Cloud Solution Provider (CSP).
Le CAL (Client Access Licenses) esistenti continuano a essere necessarie, ma non includono il diritto d’uso di Exchange Server SE senza una sottoscrizione valida.
Aggiornamento da Exchange Server 2019
Microsoft raccomanda CU14 o CU15 come prerequisito per l’upgrade in-place a SE:
- È possibile eseguire un in-place upgrade direttamente da 2019 CU14/CU15.
- L’installazione rileva l’ambiente esistente e converte i server.
- Mailbox, configurazioni e ruoli restano invariati.
- Non serve migrare mailbox o configurare nuovi server.
- È un processo in-place, non una migrazione.
Uno dei punti tecnici più importanti è il modello di aggiornamento:
- Non ci sarà Exchange Server 2026 o 2030.
- SE non ha un “numero di versione” tradizionale.
- Microsoft rilascerà Feature Updates e Security Updates regolarmente.
La regola sarà: “Always stay current”
Microsoft chiarisce che i clienti devono mantenere i server aggiornati:
- Per ricevere supporto, sarà obbligatorio installare i Feature Update entro un periodo di tolleranza.
- Gli aggiornamenti includeranno fix di sicurezza e nuove funzionalità.
I Feature Updates saranno rilasciati periodicamente, saranno simili a un CU (Cumulative Update) ma con un ciclo di rilascio più frequente.
Includeranno tutte le modifiche precedenti e saranno sempre testati e supportati per upgrade in-place.
Conclusioni
Exchange Server Subscription Edition rappresenta una trasformazione radicale del modello On-Premises di Exchange. Non è solo un cambio di licensing, ma un nuovo modello operativo che impone un ciclo di vita continuo e aggiornamenti costanti.
Porta vantaggi evidenti in termini di sicurezza e aggiornamenti regolari, ma richiede anche una disciplina di gestione più rigorosa e un cambio di mentalità rispetto al classico approccio “installa e dimentica”.
Riferimento a Tech Community: Exchange Server Subscription Edition (SE) is now available
Link a Microsoft Learn: What’s new in Exchange Server SE